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Vacanze in Madagascar

Un’epifania naturale si aprirà davanti ai tuoi occhi.

Cosa vedere in Madagascar

Antananarivo

È la capitale del Madagascar, spesso punto di partenza di un viaggio organizzato in Madagascar. Chiamata dai locali semplicemente Tana, significa “città dei mille soldati”, quelli cioè che erano di scorta al sovrano di etnia merina Andrianjaka quando, dopo aver sconfitto il popolo dei Vazimba, la fondò agli inizi del XVII secolo. Oggi è una grande città, innumerevoli quartieri tra loro molto differenti, case di fango e palazzi in vetro, strade e viottoli che salgono e scendono, numerosi e piccoli mercati locali. A difenderla dai pirati, ormai leggende ma una volta molto frequenti, due fortezze costruite ai lati opposti. In mezzo, due cattedrali (una cattolica, l’altra anglicana) e due fiumi che la attraversano (Ikopa e Betsiboka).

Tsingy di Bemahara

Veri e propri labirinti tra gole vertiginose, grotte sotterranee e rocce calcaree che, a causa dell'erosione, hanno assunto l’aspetto di pinnacoli affilati e picchi seghettati. I tsingy apputno. L'effetto è surreale, degno di un Patrimonio Unesco. Si aggiunga poi una sorprendente diversità di fauna, tra lemuri uccelli tropicali e coccodrilli, una vegetazione che varia da molto secca sulle lastre calcaree, a umida nei canyon.

Allée des Baobabs

Una tappa immancabile in un viaggio organizzato in Madagascar. Poche immagini evocano questo paese come il breve tratto che unisce Morondava a Belo-sur-Tsiribihina. Una vera e propria avenue costeggiata dai maestosi Adansonia grandidieri. Alcuni sono lì da quasi mille anni.

Parco Isalo

Nella parte centro-sud del paese, il parco nazionale dell’Isalo è un paesaggio diverso da tutti gli altri sull’isola, 81.000 ettari in cui si alternano canyon, valli sabbiose, cascate, gole e dove svetta “la Regina dell’Isalo”, un masso che ricorda una regina seduta sul trono. Centinaia di specie di piante endemiche tra cui il piede d’elefante, simile ad un baobab nano, e l’aloe dell’Isalo. Varie specie di lemuri, mandrie di zebù guidate da pastori nomadi di etnia Bara.

Noyse Be

Il suo nome significa “isola (Nosy) grande (Be)”, a dispetto delle sue reali dimensioni, un puntino in mezzo al mare distante solo una quindicina di chilometri dalla costa nord-ovest. Piccola ma bellissima, è un vero paradiso tropicale in grado di trasformare una vacanza in Madagascar in qualcosa di indimenticabile. Spiagge di borotalco al nord, sabbia rossa al sud, acque turchesi e panorami da sogno ovunque, sulla costa; piantagioni di spezie, trekking e sentieri nella natura selvaggia, nell’entroterra: a Nosy Be non ci si annoia mai.

I luoghi da non perdere

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Diario di un viaggio in Madagascar