Una casa etnica dopo una vacanza in Madagascar
Una vacanza in Madagascar, oltre alle mille emozioni di scenari incontaminati incastonati in una natura lussureggiante, ha saputo regalarmi anche un'inaspettata esperienza di shopping. Forse non è corretto parlare di shopping: niente a che fare con le file davanti a vetrine alla moda, o centri commerciali dove si propongono merci spesso omologate.
Magnifico artigianato malgascio
In una vacanza in Madagascar lo shopping è un'esperienza da assaporare passo dopo passo, bancarella dopo bancarella, lasciandosi trasportare dagli odori e dai sapori di una cultura lontana incisa in statue di legno, impressa in papier Antaimoro o ornata in ricami richelieu. Sono un'amante dello stile etnico e, compatibilmente con il peso del bagaglio imposto dalla mia compagnia aerea, ho riempito la valigia di oggetti di artigianato che hanno saputo regalare alla mia casa le atmosfere indelebili di una vacanza in Madagascar. Nella mia vacanza in Madagascar, mi sono ritagliata un' inconsueta e divertente parentesi di shopping, passeggiando tranquillamente tra mercatini folcloristici e negoziando con gente del posto, persone gentili e accoglienti. L'esperienza in assoluto più incredibile è stata nella capitale, Antananarivo, dove viene allestito Zoma, uno dei più grandi mercati all'aperto del mondo. Ci sono capitata di venerdì, quando raggiunge un'estensione enorme, occupando tutta l'Avenue de l'Indépendance con la sua esplosione di colori, odori, musica e tradizione.
Papier Antaimoro e Batik per pareti colorate di tradizione
Sono rimasta letteralmente affascinata dai colori naturali dell'infinità di Batik che coloravano le bancarelle di mille sfumature e fantasie originali. Ogni pezzo è assolutamente unico e meraviglioso: ho cercato di sceglierli abbinandoli alle tinte del mio salotto e della mia camera, immaginandoli come vere e proprie opere d'arte. A ogni Batik ho immaginato di accostare un papier Antaimoro: un foglio di carta lavorato dalle donne sulla corteccia di Avoha, sul quale vengono apposti fiori di decorazione, creando composizioni armoniche e delicate. Oltre a quadretti da appendere alla parete ho preso un portafoto, cornice perfetta per lo scatto del mio matrimonio, da appoggiare sopra il camino.
Rafia, Sisal, Raban e ricami: materiali poveri trasformati in arte
Nel mio tour tra l'artigianato malgascio ho passato circa mezz'ora davanti a una bancarella che proponeva oggetti in Rafia, Sisal e Raban. Si tratta di fibre naturali intrecciate soprattutto dalle donne, che creano cesti, stuoie, portaoggetti o soprammobili. Nell'immaginare come sarebbe stata la mia casa al ritorno dalla vacanza in Madagascar mancava solo una cosa: come ricoprire la tavola? La risposta è arrivata da sola, meravigliosamente adagiata in una bancarella, dove mi ha accolto una donna in abiti tipici e dal trucco tradizionale. Piccoli e grandi, rettangolari o orizzontali: una vera e propria esplosione di ricami impreziosiscono stoffe pregiate. Avevo sentito parlare del ricamo richelieu ma vederlo realizzato mi ha lasciato veramente senza parole. Acquisto qualche pezzo, chiedo e mi informo: scopro che è Nosy Komba la capitale del ricamo, così come Ambositra è famosa per le lavorazioni in legno, le sculture, per la seta e la rafia, Antaimoro per la carta, Antsirabe per le pietre semi preziose mentre Ampanihy per i tappeti mohair. Sono tornata in Italia con una valigia piena di oggetti d'artigianato che hanno saputo regalare alla mia casa una nuova e magica atmosfera lontana, in grado di farmi rivivere, ogni volta che ne sento il bisogno, le emozioni e i ricordi di una meravigliosa vacanza in Madagascar.