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Viaggio ad AlUla

Il tesoro inesplorato dell’Arabia Saudita

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Cosa vedere in Arabia Saudita

Al Ahsa

Una gita alle sabbie ondulate di Al Ahsa offre la possibilità di scalare la famosa montagna di Al Qarah ed esplorare le grotte scavate nella roccia che la attraversano o, semplicemente, di contemplare l'oasi dalla sua vetta. Se ti senti avventuroso, noleggia un fuoristrada e parti per esplorare le dune che si stagliano all'orizzonte. Al calare della sera, il vivace Suq Al Qaisariy di Al Ahsa si anima, risuonando delle voci dei venditori ambulanti e dei suoni senza tempo di questa storica città portuale. Percorri l'alveare di bancarelle di artigianato e arte locale e assaggia i rinomati datteri locali. L'Oasi di Al Ahsa – patrimonio mondiale dell'UNESCO – si erge come un paradiso abbagliante di palmeti ombrosi e sorgenti cristalline contro le pianure selvagge del Rub' Al Khali.

Jeddah

Il motto non ufficiale di Jeddah è «Jeddah ghair», o «Jeddah è diversa». Nel corso degli anni, nessuna città saudita è stata più aperta alle influenze esterne di questo antico porto, attraversato da mercanti, artisti internazionali e pellegrini diretti alla Mecca. Oggi, Jeddah è il vivace centro cosmopolita dell'Arabia Saudita, sede di hotel scintillanti ed eventi di grandi dimensioni come il Red Sea International Film Festival. Il cuore della città è ancora intatto ad Al Balad, dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, con stretti vicoli tra antiche case di mercanti che conducono a suq profumati di spezie e sfavillanti panetterie tradizionali. La Corniche di Jeddah, lunga 4,2 km, è stata trasformata in un luogo di moli, baie balneabili, ristoranti e lussureggianti percorsi pedonali e ciclabili. Sculture iconiche di artisti del calibro di Henry Moore e Joan Miro, arrivate per la prima volta in città negli anni ‹70, sono disseminate lungo il lungomare. Venire qui significa guardare il tramonto sul Mar Rosso, poi vedere il getto della fontana di Re Fahd, la più alta del mondo con i suoi 300 metri e con il suo grande getto d'acqua acceso fino a mezzanotte e visibile in tutta la città.

AlUla

AlUla è uno straordinario esempio del meraviglioso patrimonio del paese. La sua città principale, omonima, si trova sulla via di pellegrinaggio originale alla Mecca, circa 325 km a nord di Medina. Costruita intorno alla sua famosa oasi e incorniciata da montagne di arenaria, la geografia, la geologia e il clima di AlUla hanno permesso a civiltà successive di prosperare qui. Imperdibili i suoi siti storici: Hegra, Dadan, Jabal Ikmah in primis. Le distese battute dal vento di AlUla sono un vero e proprio museo vivente. Visita le tombe rupestri di Hegra, l'antica capitale di Dadan e le sue tombe dei leoni, la «biblioteca aperta» di iscrizioni rupestri a Jabal Ikmah, il labirinto di case in mattoni di fango nella città vecchia, la stazione ferroviaria di Hijaz e molto altro. Situata nella parte più stretta della valle di AlUla, la città vecchia è costruita su una leggera altura ed è un luogo culturale fondamentale per comprendere la continuità e l'evoluzione delle rotte storiche di AlUla per il commercio e il pellegrinaggio.

Medina

La seconda città più sacra dell'Islam, il che la rende una destinazione chiave per milioni di pellegrini. Il suo nome completo è Al Medina Al Munawwarah, che significa «la città illuminata».
La città gira intorno all’Al Masjid an Nabawi, conosciuta anche come la Moschea del Profeta, che fu costruita dal Profeta stesso ed è anche il luogo in cui è sepolto. Medina è il luogo in cui visse e insegnò il profeta Maometto dopo aver lasciato la Mecca nel 622 d.C. L'area tra il minbar e la tomba del profeta Maometto è conosciuta come Rawdah ash Sharifah, o Giardino nobile, che è uno dei giardini del paradiso. Secondo la tradizione, le preghiere qui pronunciate non vengono mai respinte.

Riyadh

È a prima vista una metropoli moderna, le sue autostrade brulicano di attività tra i grattacieli urbani. Ma, scavando sotto la sua nuova facciata scintillante, la storia secolare della città può ancora essere trovata all'interno dei suggestivi suq, nei coinvolgenti musei e nell'architettura antica. Unisci a tutto questo una scena artistica fiorente con ambientazioni contemporanee, come la Mono Gallery e il Noqtah Studio, e questo mix di storia medievale e millenaria crea un'affascinante unione culturale, in cui è possibile prevedere l'audace futuro dell'Arabia. Il modo migliore per sperimentare la fusione culturale di Riyadh è, forse, attraverso la sua cucina, con esperienze gastronomiche che si uniscono ad esperienze storiche come quella del villaggio del Najd. Qui le ricette autentiche come kabsa, jareesh e hashi sono servite in un ambiente ideale per le cene di gruppo, con gli abbondanti piatti da condividere. Opzioni più contemporanee possono essere trovate presso il sofisticato Takya, che serve piatti fusion sauditi ispirati alle diverse regioni del paese, e al Suhail, che aggiunge un tocco moderno ai piatti tradizionali sauditi.

Diriyah

È il luogo di nascita del paese e un simbolo della bellezza, della generosità e della resilienza della nazione saudita e del suo popolo. Al suo interno si trova il sito di Al-Turaif, patrimonio mondiale dell'UNESCO, costruita nel 1744 e riconosciuta come una delle più grandi città di mattoni di fango del mondo. È stata accuratamente restaurata per offrire ai visitatori la possibilità di seguire le orme di re ed eroi ed esplorare la storia e la cultura saudite in un ambiente autentico. Situato circa 12 miglia a nord-ovest dal centro di Riyadh, il quartiere di Al Bujairy è stato recentemente rinnovato e vanta numerosi ristoranti dove assaggiare la cucina araba. Si anima ogni giovedì sera con una tradizionale esibizione di ardha saudita (danza della spada). Lo spettacolo, della durata di un'ora, inizia alle 21:00 e si svolge sotto le rovine di Al-Turaif.

Al Baha

Un viaggio ad Al Baha è un viaggio in un'altra Arabia Saudita. In un paese spesso caratterizzato dal deserto ocra, questa città d'alta quota è un luogo di antiche torri, foreste lussureggianti e valli tortuose. Le antiche tribù Ghamid e Zahran hanno forgiato un'identità culturale unica nella zona, costruendo 1.001 torri di avvistamento qasbah in pietra che si trovano solo qui. Ma la vera gioia è uscire dalla città sui tornanti di montagna, superare frutteti di albicocche e melograni, e raggiungere le circa 40 foreste che circondano la città. La strada che conduce al famoso villaggio di marmo di Dhee Ayn attraversa valli che ricordano i paesaggi di Tolkien, costeggia torri in rovina ed è spettacolare quasi quanto il sito stesso. Esplorare i suoi stretti sentieri oggi è un'esperienza stranamente bella, specialmente durante la golden hour, quando la luce si riflette sul marmo bianco e sulle montagne colorate sullo sfondo.

Taif

Anche solo raggiungere Taif è emozionante. Dalla valle della Mecca, una bella strada tortuosa si snoda attraverso le montagne fino all'altopiano dove si trova Taif, passando per mercati di frutta, fattorie di rose e profonde vallate. Taif è spesso definita la Città delle rose, per i famosi fiori profumati che crescono nei wadi e nelle montagne circostanti. È anche conosciuta come la capitale non ufficiale dell'estate saudita. A causa della sua altitudine, Taif rappresenta una fresca fuga dal caldo estivo, specialmente nelle bellissime montagne circostanti di Al Shafa, dove i babbuini si divertono davanti a valli a picco. Anche se le rose sbocciano ad aprile, la città fiorisce davvero ad agosto, quando il festival culturale Suq Okaz e il Festival del cammello del principe ereditario sono solo alcune delle attrazioni disponibili.

Al Jouf

Al Jouf è il crocevia delle antiche civiltà del paese, con i suoi spettacolari paesaggi naturali, le ricche terre fertili e il clima desertico. Situato nella regione più settentrionale del paese, Al Jouf ospita numerosi siti archeologici e monumenti che si estendono per un lungo periodo storico dall'età della pietra e del rame all'età moderna. Formata da montagne, valli e dune di sabbia piatte nel deserto di Nafud, Al Jouf comprende una serie di attrazioni e siti archeologici tra cui il pozzo di Sisira, il quartiere di Al Dar'i, il castello di Marid e il museo di Al Jouf. Durante l'inverno, il suo clima diventa estremamente freddo con temperature che scendono fino a 0 C°. La regione ha milioni di ulivi, palme e alberi da frutto, che producono migliaia di tonnellate di olive e olio d'oliva, con più di 23 frantoi e 3.000 progetti e attività agricole, che hanno aiutato la città a guadagnarsi il titolo di “paniere alimentare” del paese.

Asir

Conosciuto per il suo ambiente montuoso e le viste mozzafiato, l'altopiano di Asir è l'estremità meridionale della costa del Mar Rosso e un tesoro per le anime avventurose in cerca di emozioni. Uno dei punti di interesse più curiosi, Jebel Thera - meglio conosciuto come la Green mountain - è un picco nel sud di Abha, illuminato di notte da luci al neon verdi che emettono un caldo bagliore smeraldo in tutta la città. Il modo migliore per raggiungere la vetta è tramite la funivia. Qui, troverai un ristorante e caffè libanese con terrazza e vista panoramica. Il villaggio sospeso di Al Habala è una curiosa meraviglia. Costituito da una serie di case in arenaria arroccate sulla sporgenza di una falesia a strapiombo, il villaggio è stato costruito quasi 400 anni fa dalla tribù Qahtan, che raggiungeva il villaggio tramite una scala di corda. Oggi c'è una funivia che porta al villaggio, attiva da maggio a ottobre, e all’arrivo sarai accolto da uomini Qahtani che indossano tradizionali ghirlande di fiori.

I luoghi da non perdere

Cosa offre AlUla

Antica città di 52 ettari adagiata in una zona rocciosa e desertica. Vero e proprio museo a cielo aperto, è conosciuta per gli oltre 130 monumenti funerari straordinariamente conservati. Queste tombe hanno elaborate facciate tagliate da affioramenti di arenaria e rappresentano alcuni dei migliori esempi di architettura nabatea. Le numerose iscrizioni forniscono importanti indizi sui suoi popoli e sulle sue lingue.
Capitale dei Regni Dadaniti e Lihyaniti, è considerata probabilmente una delle città più sviluppate del 1° millennio a.C. nella penisola arabica. Questi popoli costruirono la loro antica città in pietra e lasciarono numerosi esempi di sculture e iscrizioni. Qui si trovano circa 20 tombe scavate nelle rocce rosse del deserto, tra cui le più importanti Tombe dei Leoni che avevano valore simbolico di forza e protezione.
Ad AlUla vi sono numerosi siti punteggiati da centinaia di iscrizioni in aramaico, papanitico, "thamudico", minaico, nabateo, greco, latino e arabo. Tra questi Jabal ‘Ikmah è stato identificato come una delle più grandi biblioteche all'aperto dell'Arabia Saudita e forse il sito epigrafico più significativo. I suoi scritti hanno fatto luce su origini della lingua araba, credenze e pratiche. Gode fama di luogo altamente spirituale per via della sua posizione isolata in una valle del canyon e delle iscrizioni che registrano offerte e ringraziamenti.
Affioramento in arenaria naturale, si è eroso nel tempo creando l'inconfondibile somiglianza con un elefante gigante la cui proboscide tocca il suolo. Con un'altezza di oltre 50 metri e circondato da centinaia di monoliti vicini, questo spettacolare esempio delle meraviglie geomorfologiche di AlUla è diventato una delle immagini iconiche della regione e una delle principali attrazioni turistiche.
Dopo che l'Islam fu fondato nel VII secolo d.C. con la Mecca quale capitale spirituale, AlUla divenne un importante luogo lungo il percorso di pellegrinaggio. Circondata da un’oasi di terre fertili, oggi AlUla Old Town è un suggestivo labirinto di vicoli con le mura difensive costruite sopra le rovine di un antico insediamento. Un tempo ospitava 900 tradizionali case in mattoni di fango, 400 negozi, 5 piazze e Souq. Fu continuamente abitato dal XII secolo d.C., fino a quando gli ultimi abitanti se ne andarono negli anni '80.
Entrata nel Guinness World Records™, è l’edificio a specchi più grande del mondo nonché punto di riferimento mondiale per eventi, concerti, incontri e convention. La parola “Maraya” in arabo significa “riflesso” e l’edificio ha ricevuto l’appellativo di “meraviglia riflessa” grazie agli enormi specchi che sono stati applicati a tutta la struttura – per una superficie di 9.740 metri quadri – e che mettono in risalto l’incantevole paesaggio naturale che la circonda. Icona ricca di significato ed eleganza con un’intrinseca e stravagante semplicità, la struttura è stata ideata dallo studio di architettura milanese Giò Forma.

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