Giordania: il regno del tempo.
Il mistero dei Nabatei e la potenza di Roma; l’epica delle Crociate e l’arte bizantina; il bianco del sale del Mar Morto e il rosso del deserto di Wadi Rum: dove siamo? Pochi sanno rispondere. Sulla cartina sembra accogliere i venti del Mediterraneo che solcano la terra d’Israele e i profumi del deserto nomade della Penisola Arabica, cerniera e confine di civiltà millenarie.
Culla della storia dell’Umanità e crocevia di popoli da oltre 2 mila anni, il Regno di Giordania in Asia è uno dei Paesi più culturalmente affascinanti - e politicamente stabili - del Vicino Oriente, governato con saggezza ed equilibrio da Re Abdullah, e dalla Regina Rania. La sua capitale, Amman, è una classica città araba capace di sorprendere il visitatore con vestigia romane in ottime condizioni, inaspettate a queste latitudini. È ancora attraversata dalla Strada dei Re, che 5.000 anni fa univa la Siria al Regno d’Egitto.
Qui Mosé consegnò al suo popolo la Legge di Dio, incisa nella pietra, e Giovanni Battista battezzò Gesù immergendolo nelle acque del fiume Giordano. Terra (Promessa) di città scomparse e deserti bruciati dal sole, offre una grande varietà di paesaggi e di luoghi biblici: dalle spiagge di Aqaba, sul Mar Rosso, alle acque del Mar Morto, così salate da sfidare il principio di Archimede; dagli altopiani del Monte Nebo, da dove avvistare la Terra Santa e la lontana Gerusalemme, alle dune rosse del Wadi Rum che con le loro mille sfumature di rosso hanno incantato Lawrence d’Arabia; da Amman e Jerash, ricche di rovine romane, a Petra, città simbolo del Paese, Meraviglia del Mondo incastonata nella pietra rosa delle irte pareti dei canyon.
Petra, epicentro di un viaggio in Giordania. Sfavillante dedalo di sepolcri e palazzi costruiti fin dall’ottavo secolo a.C. scavando a mano la roccia del deserto, da quando fu riscoperta agli inizi dell’800 è meta incessante di tutti gli appassionati di archeologia, poiché una larga parte ancora oggi rimane inesplorata. Petra fu teatro dell’apogeo della civiltà nabatea, i commercianti guerrieri, ma nel tempo ha ospitato gli edomiti che la fondarono, gli antichi romani e i bizantini che seguirono i Nabatei, fino al terremoto che in epoca medievale costrinse ad abbandonare la città.
Cosa vedere in Giordania
Jordan
Kingdom of time
Diario di un viaggio in Giordania
Domande frequenti
Data la variabilità della normativa, è indispensabile, prima della prenotazione del viaggio e prima di ogni spostamento tra le nazioni, consultare il sito Viaggiaresicuri.it per informarsi sulle disposizioni emanate dalle nazioni estere in merito agli ingressi. Viaggiaresicuri.it è il portale del Ministero degli Esteri Italiano e costituisce a tutti gli effetti l’organo ufficiale al quale tutti i cittadini italiani o in partenza dall’Italia devono far riferimento. Vi ricordiamo che tali indicazioni potrebbero variare per cittadini di nazionalità diversa da quella italiana. In questo caso è necessario rivolgersi alla propria ambasciata.
I cittadini italiani devono presentare il passaporto con validità residua di 6 mesi al momento della partenza dal paese. Il visto viene apposto in aeroporto gratuitamente per coloro che prenotano almeno 3 notti in hotel. Diversamente, il visto ha un costo di 50 euro circa per l'ingresso singolo. Al momento della prenotazione è necessario comunicare i dati anagrafici con almeno 10 giorni di anticipo. Per il passaggio della frontiera di Allenby Bridge, il visto è da richiedere all'Ambasciata giordana in Italia. All'uscita del paese via terra è prevista una tassa di USD 15.
I cittadini stranieri devono rivolgersi alla propria ambasciata.
La differenza è di 1 ora in più rispetto all’Italia durante l’ora solare, di 2 ore in più durante l'ora solare.
La valuta locale è il Dinaro, 1 euro equivale a circa 0,7 dinari. Le principali carte di credito sono accettate negli hotel a garanzia per il pagamento degli extra. Consigliamo di munirsi di una carta di credito internazionale tipo Visa, Mastercard, American Express, in quanto richiesta da molti alberghi a garanzia del pagamento degli extra (telefono, lavanderia, bevande, ecc.). In mancanza di una carta di credito viene spesso richiesto un deposito in contanti.
