Il ruggito del leone
Il Delta del Okavango – il quarto fiume più lungo d’Africa –, con i suoi colori intensi, è il simbolo del Botswana e rappresenta un rifugio felice per molti animali che qui vivono spensierati.
“Sono sempre grato di essere nato in un mondo dove il leone sta ancora ruggendo. Sentirlo nel suo ambiente è il più bel suono che ci sia. Sta al silenzio come la stella cadente sta al buio della notte.” [cit. Laurens van der Post]
Il Delta dell’Okavango
Il Botswana è attraversato dal Tropico del Capricorno, non ha alcuno sbocco sul mare e offre una natura selvaggia, aree protette e imponenti altipiani che superano i 1000 metri, presidiati dai suoi antichi abitanti: boscimani e ottentotti. Il Paese è attraversato anche dal fiume Okavango, il cui delta sfocia in un’enorme area paludosa: un ecosistema fatto di canali, lagune e isole. Questo grande fiume nasce in Angola e giunge in Botswana dopo aver percorso 1000 km, arricchito da numerosi affluenti. Ogni anno circa 11 km3 di acqua sfociano dal delta alle sabbie del deserto, formando una pianura alluvionale di oltre 15.000 km². Oltre il 70% del territorio nazionale è occupato dal deserto del Kalahari, un mare di terra e sabbia che costituisce un’autentica peculiarità.
Da non perdere
- Un’escursione in mokoro, la tradizionale imbarcazione di legno, per osservare la vita attorno al Delta dell’Okavango.
- Tra le popolazioni: l’occasione per conoscere gli insediamenti umani di 5 diverse etnie che vivono di caccia, pesca e coltivazione.
- Un safari, a piedi o in 4x4, nelle aree interne del delta. Durante il safari si possono avvistare diverse specie come coccodrilli, antilopi e impala, bufali e rinoceronti, ippopotami, giraffe e babbuini ma anche grandi predatori come leoni, ghepardi e leopardi.
Il regno degli elefanti
Dopo i boscimani il primo a scoprire quest’area fu l’inglese Livingstone, a metà del 1800. Da allora iniziarono tempi duri per gli animali che da sempre hanno popolato quest’area. Fino alla sua indipendenza il Botswana era una meta ambita da chi praticava caccia grossa, un’attività che aveva messo in crisi numerose specie animali. Oggi la caccia è vietata e tutto questo appartiene al passato. Il Chobe National Park – oltre 10.000 km2 ai confini con Zimbabwe, Zambia e Namibia – rappresenta una delle perle naturalistiche della Nazione. Al suo interno vivono circa 60.000 elefanti (con branchi che contano oltre 500 esemplari), enormi mandrie di bufali e i più grandi gruppi di leoni di tutto il continente.