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Namaste

04.09.2021
Indice

L’unica cosa che l’India non permette è di restarle indifferente.” Le parole di Tiziano Terzani rendono perfettamente l’idea di un Paese immenso, dal patrimonio culturale, artistico e religioso che non ha eguali al mondo e dove tutti gli ambienti naturali sono rappresentati.
Un percorso ideale per scoprire la splendida parte del nord potrebbe partire dallo Stato del Rajasthan, la zona in cui regnavano i Marajah, visitando la brulicante e coloratissima capitale Nuova Delhi, per poi procedere verso Agra, custode del monumento indiano più celebre, il Taj Mahal. Una meta da non perdere è senza dubbio la città santa Varanasi, uno dei luoghi più rappresentativi dell’India, la cui spiritualità vi rimarrà nel cuore. Tutti gli spostamenti in questa zona si possono realizzare facilmente con voli interni o, ancora più comodamente, con auto privata e autista.

Sapevi che…?

Preghiamo
In India convivono numerose religioni. La più diffusa è l’induismo, praticato dall’80% della popolazione, seguita da buddismo, islamismo, jainismo, parsismo, cristianesimo e sikhismo. L’atmosfera di misticismo si respira e si manifesta ovunque, nei monasteri, nei templi, nei luoghi di culto disseminati in ogni parte del Paese.

Sei stagioni o tre?
Sicuramente non 4: il calendario induista prevede primavera, estate, stagione delle piogge, autunno, preinverno e inverno, ma dal punto di vista climatico le stagioni si riducono a estate, inverno e monsoni, portatori delle piogge celebrate da eventi festosi.

Ciak, si gira!
L’India produce la bellezza di 1100 film ogni anno, aggiudicandosi il primato mondiale. Da noi arrivano prevalentemente i cosiddetti “Bollywood” realizzati a Mumbai, ma i centri più attivi sono Chennai e Hyderabad.

L’appetito vien viaggiando
La strabiliante ricchezza di contrasti di questo Paese si riflette anche nella cucina, in cui si fondono le diverse influenze che hanno plasmato la multiforme cultura indiana. Inoltre, estendendosi dal 20° parallelo nord al 20° sud, l’India offre praticamente tutti i prodotti commestibili della terra, dell’aria e del mare. Ogni zona ha peculiari caratteristiche gastronomiche: la cucina dell’India del nord è quella che più risente dell’influenza araba, ragione per cui non si fa uso di carne suina, oltre che bovina, privilegiando ovini e pollo e soprattutto dando largo spazio a ricette vegetariane. Un tipico pasto è costituito da un piatto di verdure o legumi (Curry o Dahal) aromatizzati con un ampio e sapiente impiego di spezie, accompagnati da riso o pane (Chapati o Naan). Nel bere, rinunciate all’alcool e datevi al Chai: qui il tè è davvero prelibato!