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Nella terra dei maori

11.09.2021
Indice

Potrà capitarti che qualcuno ti saluti strofinando il suo naso contro il tuo. Non stupirti! Sei in Nuova Zelanda e questo è il saluto tradizionale Maori. Si chiama hongi (soffio vitale) ed è un modo per farti capire che sei il benvenuto nella terra dei Maori. Quando il soffio vitale della persona che ti porge l’hongi si sarà mescolato al tuo non sarai più un visitatore, sarai parte della comunità maori e potrai scoprire da vicino la loro antica cultura.

La dolcezza degli All Blacks

I maori sono noti in tutto il mondo grazie all’inarrestabile successo della nazionale di rugby neozelandese, il più temibile avversario nel celebre trofeo “Sei Nazioni”. Quest’ultima è la massima competizione nell’ambito del rugby, uno sport rude ma dal cuore generoso e rispettoso delle regole. Gli All Blacks – così si chiama il team nazionale della Nuova Zelanda, per via del colore della maglia – sono composti per la maggior parte da maori che si distinguono per il volto e il corpo tatuato. Il rugby è stato la loro forma di riscatto dopo decenni di emarginazione. Uno dei momenti di maggior fascino durante i loro incontri sportivi è la danza iniziale – la celebre haka – il cui scopo principale è quello di spaventare l’altra squadra. Può sembrare incredibile che uomini tanto minacciosi in campo nascondano invece una cultura tradizionale fatta di amore e di rapporti pacifici con chiunque. I Maori sono arrivati in Nuova Zelanda dalla vicina Polinesia. Oggi come oggi per arrivare ad Auckland dall’isola di Tonga ci vogliono più di cinque ore di volo. Gli antenati degli All Blacks, invece, sono sbarcati in questo paese con delle semplici canoe. Questo basta per capire quanto questa popolazione sia coraggiosa, decisa e capace di affrontare ogni genere di difficoltà. Il carattere forte li ha salvati dall’estinzione nell’Ottocento e ha permesso loro di diventare parte vitale di un paese giovane e in continua evoluzione. Sebbene questa popolazione viva in tribù e tenda ad essere riservata, è possibile visitare i loro luoghi di culto e di riunione chiamati marae. Purché si rispetti le loro regole, i maori sono gentili e molto disponibili nel mostrare le proprie tradizioni millenarie: vanno fieri del proprio passato e trattano il visitatore con fraterna amicizia. Scoprire la loro cultura e il resto del paese con Turisanda è un’avventura emozionante e indimenticabile, e una splendida meta per il viaggio di nozze.

L’arte del tatuaggio

Passeggiando per le curatissime strade di Auckland o Wellington, fra antichi edifici coloniali, giardini curati e architetture all’avanguardia, può capitare di incontrare qualcuno che ha il volto e il corpo interamente ricoperto di tatuaggi. Si tratta del moko ed è una delle dimostrazioni più antiche e profonde della cultura maori. Non esistono due tatuaggi simili ed ognuno di essi racconta la storia della persona che lo esibisce. Si tratta di disegni dalle forme circolari, spirali o di felci stilizzate. Gli uomini hanno tatuaggi elaborati e minuziosamente strutturati che raccontano ad esempio a quale tribù appartengono e il loro status sociale. Le donne hanno pochi tatuaggi, generalmente attorno alle labbra e al mento, con tratti esili e linee gentili che mettono in risalto la dolcezza dei loro volti. Non è semplice per un viaggiatore occidentale farsi fare un tatuaggio maori ed è bene sapere che non sono realizzati con ago ed inchiostro ma con coltelli, incisioni e una sorta di inchiostro naturale. La procedura è lunga e fa parte di un rito vero e proprio. È altrettanto vero che in Nuova Zelanda ci sono eccellenti tatuatori e chi lo desidera può fare qualcosa di speciale ed unico, magari assieme alla persona che ama. La tatuatrice tradizionale più famosa del paese è Inia Taylor della Moko Ink di Woodhill, nel West Auckland, le cui quotazioni si sono impennate per aver tatuato (con tanto di coltello e scalpello) la popstar americana Rihanna. Chi non sopporta il dolore stia pure tranquillo, può infatti dedicarsi alla ricerca degli affascinanti manufatti maori in legno e osso, gioielli e stoffe colorate che riprendono le complesse linee dei tatuaggi e rappresentano un’autentica forma d’arte tutta da indossare. I maori sono infatti eccellenti artigiani e artisti genuini. I loro negozi si trovano in quasi tutto il paese e sono generalmente pieni di creazioni di ogni genere, da quelle più tradizionali a rielaborazioni in chiave moderna di antichi segni grafici.

Innamorarsi sulle sponde del lago Tekapo

La Nuova Zelanda è ancora oggi una terra selvaggia, dominata dagli elementi naturali e caratterizzata da straordinarie spiagge e imponenti ghiacciai. È una terra di frontiera e di avventura che, nel secolo passato, ha attirato migranti da ogni parte del pianeta. Oggi i discendenti di questi immigrati hanno reso la nazione un’interessante mix di culture a predominanza anglosassone e autoctona. Ad ogni modo, chiunque chieda quale sia il luogo più romantico del paese avrà sempre e comunque una sola risposta: il lago Tekapo, situato ai piedi del Monte Cook, nel sud della regione di Canterbury. Qui la cultura maori e quella coloniale si sono fuse in maniera armoniosa dando origine ad una meta da sogno, immersa nella natura rigogliosa. A rendere speciale questo lago - a ben 700 metri sul livello del mare - è il colore delle sue acque, meravigliosamente turchesi grazie al fondale interamente ghiacciato. Anche le sponde del lago sono un vero spettacolo, con prati verdi a perdita d’occhio e fiori dai colori sorprendenti, con tonalità che vanno dal rosso al viola. Il luogo d’elezione dei più incalliti instagramers è la piccola chiesa protestante del Buon Pastore che al tramonto si anima in un tripudio di colori che mettono in risalto le sue linee semplici e rustiche. Non è un caso infatti che questa piccola chiesa sia il monumento più fotografato della nazione. In ogni stagione - all’alba o al tramonto - da queste parti il cielo regala un vero e proprio spettacolo, sempre diverso e dai colori unici. I trekkers hanno a disposizione numerosi percorsi per esplorare le sponde del lago Tekapo in una cornice che invita davvero al romanticismo. I più avventurosi possono effettuare un’escursione in aereo per sorvolare il lago e proseguire fino al ghiacciaio Franz Josef che con i suoi dodici chilometri di lunghezza è il più grande della nazione. Tuttavia non c’è spettacolo che possa rivaleggiare con la poesia del cielo stellato che si specchia sul lago Tekapo, ed è qualcosa che si può sperimentare ogni sera, semplicemente facendo una passeggiata.