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Coccole ed emozioni di una vacanza relax

16.09.2021
Indice

Sguardo felice, aria rilassata e una grande sensazione di pace interiore. È quello che il viaggiatore scopre sul suo volto – guardandosi allo specchio – dopo una vacanza in Sri Lanka.
Wellness ayurvedico, escursioni emozionanti e immersioni nella barriera corallina sono solo alcune delle cose che, da queste parti, regalano felicità e infondono benessere al visitatore. Perché in Sri Lanka il senso del viaggio è più che mai legato ai fondamentali del benessere.

Benessere ayurvedico

L’ayurveda è una vera e propria medicina che utilizza trattamenti completamente naturali e spinge ad uno stile di vita equilibrato. Sebbene sia nata in India, questa disciplina medica e filosofica è estremamente popolare e praticata in Sri Lanka. È relativamente semplice per un visitatore incappare, ad ogni angolo, in un ambulatorio o in una clinica ayurvedica. La qualità dei trattamenti e delle cure offerte è generalmente eccellente ma la scelta migliore è quella di affidarsi a mani sicure, in strutture garantite, seguendo i percorsi proposti nelle strutture Turisanda. La Golden Mile, sulla costa sud-occidentale del paese è amata dai viaggiatori di tutto il mondo per le sue grandi spiagge e la presenza di centri ayurvedici di prim’ordine. 3500 anni di pratica ed esperienza sul campo rendono i principi dell’ayurveda ben collaudati e convincenti anche per i più scettici nei confronti delle cosiddette medicine alternative. Il concetto che sta alla base delle cure ayurvediche è semplice e condivisibile: una vita sana, dieta equilibrata e igiene psico-fisica. L’ayurveda indica tre dosha, ovvero tre distinte tipologie di persone: Vata, Pitta e Kapha. I Vata sono delicati e facilmente eccitabili, i Pitta sono persone sensibili di corporatura media, mentre i Kapha sono alti e di forte costituzione. In realtà, sono moltissimi gli aspetti che vengono analizzati per definire qual è il dosha di ciascuno. A seconda della tipologia alla quale si appartiene è necessario concentrarsi su diverse aree del corpo e della mente, oltre a mantenere un certo tipo di dieta. Ogni percorso di cura e benessere (che nella cultura ayurvedica coincidono) ha inizio con la visita scrupolosa di un dottore tradizionale. Quindi segue un percorso di massaggi su tutto il corpo: testa, viso, piedi, dita, braccia, schiena, spalle, petto e stomaco, che termina con una lunga pausa di fronte a grandi ciotole di acqua calda e olio per inalare il vapore. A questo punto si procede con il tradizionale massaggio shirodhara: un olio tiepido e profumato che viene lasciato cadere sulla fronte per stimolare il cosiddetto ‘terzo occhio’, quello che nella mistica srilankese è lo ‘sguardo’ della mente. Generalmente le cure terminano con bagno turco e doccia. Un percorso senza dubbio curativo ma che ha effetto sul corpo anche in termini di puro wellness, rilassando muscoli e tendini e aiutando ad entrare in un clima di profondo relax.

Un tuffo fra pesci, coralli e relitti

Pasikuda, sulla costa orientale dello Sri Lanka, è uno dei luoghi iconici per le immersioni che in questa zona sono adatte sia ai principianti sia ai subacquei esperti. La maggior parte dei siti di immersione, infatti, sono relativamente poco profondi, tra i 10 e i 15 metri. Chi si avventura fra gli splendidi fondali di questa zona ha la possibilità di scoprire estesi giardini di coralli ancora incontaminati e popolati di curiosi pesci colorati. Qui vivono il grazioso pesce farfalla e l’affascinante pesce angelo, la triglia a strisce gialle, i dentici azzurri, l’ormai celebre pesce pagliaccio (quello del cartoon Alla ricerca di Nemo!), i merluzzi corallo e il pesce napoleone. Per chi cerca un pizzico di avventura ci sono scogliere profonde e meraviglie nascoste, più adatte ai subacquei esperti, da esplorare. Questo ampio specchio di mare, infatti, è un’ottima base per compiere immersioni presso i relitti che giacciono in acque poco profonde come la petroliera britannica British Sergeant, risalente alla Seconda Guerra Mondiale e affondata durante un raid aereo giapponese nel 1942. Spingendosi più lontani dalla costa si può visitare l’enorme portaerei HMS Hermes, forse una delle immersioni più impegnative ed emozionanti di tutto lo Sri Lanka. In alternativa i subacquei meno esperti possono optare per imprese un po’ meno ardite, ma altrettanto affascinanti, come quella presso il battello a vapore Lady McCullum, affondato nel 1926, o la grande nave cargo Gladys Moller. La zona a sud della baia di Pasikuda è invece caratterizzata da una straordinaria barriera corallina e da un mare ideale per le immersioni.

Esplorando l’entroterra

Sorseggiare un tè di Ceylon (la qualità migliore al mondo) su uno dei tanti piccoli isolotti che sorgono dalle acque del fiume Madhu è una pausa che rimane impressa nel cuore di molti viaggiatori. Ci si trova a sud est dello Sri Lanka, nella vasta area fluviale dalle parti di Balapitiya, in direzione Galle. Si tratta di una delle tante escursioni possibili in questa nazione e senz’altro una fra quelle che portano a scoprire la più autentica anima srilankese. Ad Ambalangoda – sulla strada – si può visitare una straordinaria fabbrica di maschere tradizionali. La città è rinomata per la produzione di maschere e burattini scolpiti in leggero legno di balsa. Le maschere vengono intagliate e dipinte a mano e impiegate in danze tradizionali, riti sciamanici e nella drammaturgia locale. Galle, a poca distanza, affascina per il suo imponente aspetto di città fortificata. Nessuno si aspetterebbe un simile colpo d’occhio in questa zona! Il suo stile architettonico risulta curiosamente eclettico, una sorta di mix fra edilizia locale ed europea. A ben vedere, la prima impressione è confermata dalla storia di questa città che è antichissima. Da sempre Galle è un centro cruciale per il commercio e ha visto avvicendarsi persiani, indiani, greci e romani, mentre in epoche recenti è passata dai portoghesi agli olandesi che attraverso la Compagnia delle Indie Occidentali dominavano il traffico commerciale in questo tratto di mare, per passare infine ai britannici. Una città sorprendente che oggi alterna moderni poli tecnologici a vestigia del passato, contrapponendo i templi tradizionali allo shopping frenetico. Sulla via del ritorno si può osservare l’allevamento di tartarughe a Kosgoda, un luogo protetto e costruito appositamente per preservare l’estinzione di ben cinque diverse specie di tartarughe marine che vengono a deporre proprio qui le loro uova. Un viaggio fra storia e natura in una zona viva e popolosa dello Sri Lanka che ancora non risente dell’impatto del turismo su larga scala e sa offrire autentiche meraviglie ai viaggiatori più curiosi.