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Petra: storia del sito archeologico della Giordania

29.08.2022
Indice

Al mondo ci sono luoghi iconici, talmente belli da non sembrare veri: Petra, sito archeologico della Giordania, è uno di questi. Ha una storia leggendaria ed è una delle mete archeologiche più famose e belle del mondo: è una destinazione davvero imperdibile per tutti gli amanti della storia che desiderano intraprendere un viaggio in Giordania. L’intero sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Cenni storici

Petra è stata la capitale dei Nabatei, un popolo famoso per la forza dei suoi guerrieri e l’abilità dei suoi commercianti. Ai tempi del suo massimo splendore, infatti, Petra è stata una città indispensabile per lo scambio di seta e spezie dai paesi dell’Asia a quelli del Mediterraneo: una città di passaggio, quindi, ma anche molto ricca, il cui sfarzo si può ancora intuire passeggiando per le sue splendide strade. Una delle particolarità principali del sito archeologico di Petra è proprio la sua grandezza, ed è consigliabile prendersi del tempo per visitarla al meglio; è stata una delle città più grandi della sua epoca, una delle più popolate, e ancora oggi non si conosce tutto della sua planimetria. Gli scavi archeologici a Petra, infatti, sono tuttora in corso. Ogni anno c’è qualche nuovo ritrovamento, un nuovo edificio da scoprire, cosa che fa dell’intera zona una meraviglia in continua evoluzione.

Il Monastero

Petra vanta una modernità assoluta per l’epoca: si può vedere ancora oggi ciò che resta del sistema di canalizzazione dell’acqua e delle cisterne di raccolta. Dopo gli Edomiti e i Nabatei, Petra è stata occupata dai Romani e ripresa dai cristiani, che hanno trasformato alcuni templi in chiese. Il successo commerciale dell’Egitto e di Palmira, in Siria, portarono pian piano i fasti di Petra a spegnersi, pur conservando intatte le sue bellezze uniche. Fra i punti più belli da vedere c’è senz’altro Ad-Deir, il Monastero di Petra; ci sono quelle che oggi vengono chiamate le Case del Djinn, risalenti al I secolo d.C. e la cui funzione è ancora un mistero. C’è l’imponente teatro, e l’entrata del Siq, il Ninfeo – i resti di una fontana dedicata alle ninfe; ci sono la Tomba dell’Obelisco e l’annesso Triclinio di Bab as Siq, un imponente complesso di monumenti funerari.

Il tesoro del Faraone 

Il “Tesoro del Faraone”, il monumento di Al-Khazneh, è diventato il simbolo di Petra nel mondo per la sua apparizione nelle scene finali del film “Indiana Jones e l’ultima crociata”: la sua suggestiva facciata, a cui si accede tramite una stretta strada di pietra, è famosissima ed è forse fra le più belle creazioni dell’uomo. Verso la Strada Colonnata e la Porta di Traiano troverai le influenze dell’occupazione romana, mentre lo strabiliante Altare del Sacrificio è forse uno dei luoghi sacri meglio conservati di tutto il sito. Si sa poco sull’edificio in sé: questo magnifico mausoleo scavato nella roccia è stato probabilmente costruito nella seconda metà del regno del re Aretas IV (9 a.C. - 40 d.C.), ma non si sa chi fosse il destinatario. Le tracce di incenso bruciato trovate davanti la porta principale, però, suggeriscono che questo fosse un importante luogo di pellegrinaggio. Ancora oggi i viaggiatori si riuniscono davanti a questo monumento imponente come antichi pellegrini, restando a bocca aperta.